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Chi sono

“Lo psicoterapeuta deve essere sufficientemente sano, ed essere stato in odore di malattia, tanto da comprendere quella dell’altro, in particolare la malattia di vivere” (Sigmund Freud)

Ho sempre avuto una predisposizione per l’introspezione, per la ricerca, un bisogno urgente di dare un senso alle cose che mi accadevano e che mi circondavano. Ho passato anche momenti difficili nella mia vita che mi hanno portato a ricercare una strada per affrontarli e comprenderli. È qui che ho intrapreso lo studio della Psicologia, diventato subito una passione e poi il mio lavoro.

Nella vita traggo beneficio dal meditare, leggere, scrivere e disegnare. Mi piace intrecciare queste arti e utilizzarle nel lavoro con i pazienti. Il lavoro con le immagini, anche quelle dei sogni, con la scrittura e la narrazione favorisce un contatto intimo con noi stessi, libertà di espressione, sblocco e la possibilità di accedere alle risorse del nostro Sé. Ascoltare e favorire l’ascolto di sé è il primo passo di un lavoro interiore.

Girl in a jacket

“Guardate dal finestrino dell’altro, cercate di vedere il mondo come lo vede il vostro paziente” (I. Yalom)

Informazioni utili

Codice deontologico

Lo psicoterapeuta è tenuto al segreto professionale (Art. 11, 12, 13 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani) perciò come tale garantisce la segretezza dei contenuti che emergono durante le sedute.

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Tariffario nazionale

Il costo delle prestazioni fa riferimento al Tariffario Nazionale degli Psicologi. Tale costo rientra nelle spese sanitarie è come tale è deducibile fiscalmente.

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Decidere di andare dallo psicologo

Non è sempre facile chiedere un aiuto psicologico e le ragioni possono essere diverse. Proviamo a vederne alcune.

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Durata di una psicoterapia

La durata di un percorso è variabile e dipende da diversi fattori, dalla persona, dalla problematica che porta e dalla relazione che si instaura tra terapeuta e paziente. Ogni persona ha i suoi tempi e capacità di esplorazione e risoluzione.

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Come lavoro

“Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi” (M. Proust)

Lavoro utilizzando le conoscenze e gli strumenti della Psicoanalisi (in particolare ad orientamento relazionale) e della Psicologia Transpersonale (Metodo della Biotransenergetica):

Modello psicoanalitico

L’Approccio Psicodinamico-Psicoanalitico ritiene imprescindibile tenere in considerazione che oltre una parte razionale/cosciente c’è tutto un mondo inconscio che ci guida influenzando il nostro pensiero, le nostre emozioni e il nostro comportamento e che è anche la sede delle nostre risorse più profonde, per cui non è possibile una vera conoscenza e guarigione senza interpellarla

Approccio Relazionale

L’Approccio Relazionale ritiene che la causa della nostra sofferenza derivi dall’incapacità di sviluppare e sostenere rapporti interpersonali gratificanti e che questi si strutturino sulla base delle relazioni che abbiamo vissuto precocemente

Di conseguenza verrà data molta importanza in seduta alle dinamiche relazionali, comprese quelle che si riproporranno con il terapeuta.

Psicologia Transpersonale

La Psicologia Transpersonale si occupa della persona nella sua interezza, nell’integrazione mente-corpo-emozioni, operando a cavallo tra l’esperienza psicologica e quella spirituale. Considera la malattia un’interferenza (impossibilità di vivere fluendo nel flusso armonico della vita) che può essere curata per mezzo di forze, principi vitali a disposizione dentro di noi e a cui possiamo attingere. L’atto terapeutico non fa altro che mettere in contatto la malattia con la sua medicina naturale, allo scopo di trascenderla.

Formazione

Dopo la laurea in psicologia mi sono specializzata in Psicoterapia a orientamento Psicoanalitico Relazionale, con un percorso di quattro anni; ho intrapreso una formazione in Mindfulness e da diversi anni medito quotidianamente, seguendo maestri della tradizione Zen-Vipassana. Successivamente ho iniziato una formazione in Psicologia Transpersonale che utilizza la Metodologia Biotransenergetica (BTE).

Ho scelto di fare questo lavoro perché la ricerca interiore è la mia vita, la mia priorità. Poter poi trasferire la mia esperienza nel lavoro con i pazienti aiutando le persone a stare meglio, beh, questo dà senso alla mia vita. Nel mio lavoro non si finisce mai di imparare e di scoprire e so anche che non c’è un traguardo definitivo, ma un cammino da compiere, tra alti e bassi, che durerà probabilmente tutta la vita. Questo vale anche per i miei pazienti, che accompagno per un periodo limitato della vita aiutandoli a trovare degli strumenti, delle chiavi di lettura, a sentirsi più sicuri, sapendo che il loro cammino non finisce una volta usciti dalla stanza di terapia. L’importante, come mi hanno insegnato i miei maestri, è essere sulla strada giusta, con gli strumenti fondamentali e con lo sguardo sempre avanti, nella direzione del desiderio più profondo che dimora in ognuno di noi.

Laurea quinquennale presso la Facoltà di Psicologia di Torino

Iscrizione all’Albo degli Psicologi del Piemonte N. 5850

Master annuale in Psicologia Scolastica, riconosciuto dall’AIPS

Specializzazione quadriennale in Psicoterapia a orientamento Psicanalitico (SPP) di Torino riconosciuta dal Miur

Training psicoanalitico personale

Training formativo in MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction Program)

Cos'è una psicoterapia?

La psicoterapia è un viaggio e il paziente l’eroe che lascia il castello (la propria zona di confort) alla ricerca di qualcosa di estremamente prezioso che è andato perduto (salvare la principessa).

Per Jung si tratta della via dell’individuazione, che conduce a trovare il proprio vero Sé, il proprio posto nel mondo, che non è altro che la libertà di essere se stessi, l’atto di compiersi. Il viaggio non è privo di difficoltà, perché lungo la strada sono disseminate insidie, ostacoli e resistenze (paure interne). Per questo per intraprenderlo occorre coraggio, motivazione e una guida affidabile che tenga saldi nei momenti difficili. E più di tutto, il viaggio non si compie senza una volontà profonda, che è scelta, responsabilità di assumersi tutti i rischi che il viaggio comporta: il rischio del cambiamento, del lasciare andare il conosciuto e ciò che rassicura per avventurarsi nell’ignoto. I dubbi sono sempre in agguato e l’eroe deve continuamente sostenere e rinnovare la sua scelta, ogni momento.

La psicoterapia ha come strumenti fondamentali:

La RELAZIONE terapeuta-paziente: il terapeuta non è un mago con la bacchetta magica che risolve problemi e dà soluzioni. E’ una persona umana che ha le sue fragilità, la sua storia di sofferenza come tutti gli altri, ma proprio per questo può essere una guida che accompagna e che sostiene, sprona, incoraggia, accompagna, tiene gli occhi aperti. Il paziente è l’unico artefice del viaggio, colui che può compiere ogni trasformazione possibile. Il terapeuta come presenza, come nuova figura relazionale tenderà a bonificare le relazioni negative del passato, favorendo un’esperienza relazionale trasformativa.

La CONOSCENZA/CONSAPEVOLEZZA: il terapeuta-guida favorisce che il paziente-eroe passi il più possibile nel ruolo di osservatore, come posizione terza rispetto sensazioni, emozioni, pensieri. L’osservatore prende la distanza e impara a gestire le emozioni e a non farsi sopraffare; il terapeuta favorisce la conoscenza di sé del paziente, cioè la trasformazione dell’inconscio in conscio, del non-conosciuto in conosciuto, attraverso l’interpretazione, lo svelamento, lo smascheramento dei processi inconsapevoli, favorendo l’”insight”. In questo senso favorirà il lavoro attraverso i ricordi, le immagini, le visioni sottili, i sogni, in quanto porte di accesso a parti significative di sé.

La CONNESSIONE/PASSAGGIO dalla storia personale alle risorse del Sé transpersonale, favorita dalle pratiche psicocorporee/meditative/mindfulness